
Cosa è il Disgusto?Un’emozione primaria o di base, che insieme alla rabbia, paura, tristezza, sorpresa e gioia, si manifesta attraverso espressioni verbali e non. Le emozioni sono risposte automatiche e istintive agli stimoli esterni, producono cambiamenti fisiologici che motivano l’agire dell’individuo.
Il padre fondatore delle prime tesi sulle emozioni, Charles Darwin, ha considerato il Disgusto un istinto. La sua principale funzione è la sopravvivenza dell’individuo in determinate situazioni della vita, in cui si rende necessaria una risposta immediata.
Il Disgusto, infatti, ci protegge e ci allontana da ciò che per noi, in quel momento, provoca un senso di nausea o di voltastomaco. Questo può essere causato da un cibo, un odore, una scena, una persona, insomma da “un qualcosa” o da un “qualcuno” che innesca la reazione di andar via, di allontanarsi.
Il senso di repulsione si esprime con espressioni facciali, come il sollevamento del labbro superiore accompagnato dall’arricciamento del naso e dalle sopracciglia alzate e incurvate. Tale espressione è talmente evidente nei bambini. Quando è il momento del pasto, lo notiamo nel cibo che mangiano, che considerano sgradevole.
Cosa accade?
I loro muscoli facciali trasmettono immediatamente che è immangiabile, il disgusto viene accompagnato dalla classica espressione: ”Che schifo”.(Schifo: sensazione di profonda ripugnanza).
In età adulta, invece, il Disgusto è un’emozione che emerge nell’individuo, la maggior parte delle volte, nei confronti di altre persone.
Quest’ultime con i loro pensieri, azioni, odori e talvolta con il loro aspetto disgustano a tal punto da allontanarsi o da eliminarle dalla propria vita. Ognuno di noi ha provato o prova Disgusto per un alimento o per una persona. Quando questo accade, immediatamente, l’emozione ci avvolge sino a dare vita ad una mimica facciale talmente evidente che l’unica via di uscita è prendere le distanze.
Il Disgusto, così come le altre emozioni di base, sono espressioni, modi di reagire che si trovano nel codice comune di culture, addirittura primitive.I primi studi furono di Darwin ma sono stati approfonditi da Paul Ekman psicologo americano. Ekman ha evidenziato come le emozioni di base, con le loro espressioni facciali siano universali e uguali in tutto il mondo.
Ciò è emerso dopo che lo psicologo, per anni, ha studiato culture primitive come gli indigeni della Nuova Guinea. Ekman è noto al grande pubblico per aver collaborato con la Disney nel film Inside Out. Nel film le emozioni di base si esprimono con gli indicatori verbali e non verbali che rappresentano le loro caratteristiche manifestazioni.In Inside Out , Disgusto rappresentato dai broccoli (cibo che la protagonista odia) manifesta, infatti, comportamenti di repulsione , di nausea davanti ad alcuni stimoli.
Il Disgusto come le altre emozioni, d’altronde, parlano con espressioni universali, meccanismi fisiologici ed hanno una breve durata. Si manifestano quando percepiamo qualcosa di pericoloso per la propria salute fisica o psichica.
Si diventa sempre più consapevoli delle nostre emozioni, durante l’iter della vita, sino a riconoscerle e a distinguerle. Tutte sono motori primari di noi stessi, del nostro modo di essere ed ognuna di loro ha una funzione ben precisa. Il Disgusto e le sue “colleghe” sono indispensabili, ci fanno disgustare, arrabbiare, gioire , sorprendere, rattristare …..ma ci guidano ci difendono da situazioni di vita che incontriamo nel nostro viaggio.
E’ fondamentale imparare ad essere consapevoli del nostro flusso emotivo, lui vibra con intensità in “quel momento”, in quell’unico momento che definiamo “presente”, in quel momento del “qui e ora”. Cercare di fare fluire le emozioni ci consente di sentirle, di differenziarle, in modo da essere più congruenti con noi stessi; altrimenti corriamo il rischio di essere travolti dalle nostre stesse emozioni. Quindi ben venga… anche il Disgusto!
Counselor relazionale.Facilitatore del percorso di aiuto di autoconsapevolezza emozionale dell’individuo per lo sviluppo ottimale delle sue risorse.La congruenza è il primo requisito di base del counselor, per instaurare una relazione di aiuto efficace caratterizzato dal rispetto per l’altro.
Counselor relazionale.Facilitatore del percorso di aiuto di autoconsapevolezza emozionale dell’individuo per lo sviluppo ottimale delle sue risorse.La congruenza è il primo requisito di base del counselor, per instaurare una relazione di aiuto efficace caratterizzato dal rispetto per l’altro.
Grazie per questa visione del disgusto. Un’arma di difesa. Anche contro i broccoli 😀