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Il tema del Viaggio dell’Eroe, come viaggio dell’anima per conoscere me stessa e il mondo, mi ha sempre affascinato, in quanto credo profondamente che ognuno di noi sia nato per compiere un percorso fatto di sfide e prove da superare, con l’obiettivo di far sviluppare capacità innate o nuove abilità.

Gli antichi miti, che sin da bambina ho studiato con grande piacere, hanno poi contribuito ad alimentare il desiderio di approfondimento e conoscenza che mi ha portato ad incontrare “L’eroe dai mille volti” di Joseph Campbell e più avanti l’affascinante “Codice dell’Anima” di James Hillman.
L’incontro con Jung e i suoi studi di sulla Teoria degli Archetipi è stato consequenziale e assolutamente necessario.

La vera svolta però, nel decidere di farne un percorso pratico personale e, successivamente, di gruppo, è arrivata con “Risvegliare l’eroe dentro di noi. Dodici archetipi per trovare noi stessi” di Carol Pearson, nel quale l’autrice descrive dettagliatamente gli archetipi della teoria junghiana, rendendo efficace e pratica la conoscenza di questi meccanismi ancestrali, così in bilico tra spirito ed istinti, appartenenti anche all’inconscio collettivo.

Gli studi della Pearson forniscono tecniche ed esercizi pratici e conducono per mano il lettore/ricercatore a sentire uno per uno questi “personaggi”, così correlati ma allo stesso diversissimi, che si muovono dentro l’essere umano al punto che il Viaggio in sé diventa l’Archetipo per eccellenza, contenendo tutti gli altri.
Nella psicologia analitica di C. G. Jung con il termine Archetipo
si definisce un’immagine, simbolo, contenuto primordiale e universale presente nell’inconscio collettivo.

Possono essere dei modelli di comportamento innati e si manifestano come schemi dominanti nella vita dell’uomo: sono pertanto la manifestazione simbolica delle stesse energie primarie che originano ed animano i comportamenti umani.

Essi sono forze prescienti che se non vengono consapevolizzate, agiscono in modo inconscio: solo la consapevolezza, ovvero il riconoscimento, li attiva e li gestisce al contempo.

Gli archetipi si manifestano nel percorso che ciascuno compie dentro la propria anima.

Riconoscendo sia l’energia dell’archetipo dominante e quella delle emozioni/sentimenti emergenti, ed analizzando le relazioni con gli altri archetipi, opposti e non, ci si può esercitare nell’individuare le diverse energie che conducono da una polarità all’altra e pertanto imparare a conoscere sé stessi e gli altri, oltre che imparare a gestire le proprie reazioni.

Ecco che così il percorso umano sulla Terra diventa un Viaggio con altri viaggi e viaggiatori innati ed ancestrali, che porta alla scoperta di mondi sconosciuti: a differenza di quanto sosteneva Sigmund Freud, che riteneva l’inconscio un contenitore vuoto alla nascita, ecco che con questo tipo di consapevolezza, possiamo intendere l’esistenza come una matrioska che porta in sé una nuova vita e contenuto.

La metafora del viaggiatore e del viaggiare, come cammino verso la conoscenza di sé e del mondo, ritengo sia correlata all’essere umano da sempre, per questo è presente nei miti delle varie culture del mondo ed è utilizzata in moltissimi testi antichi e moderni: grazie al contributo di Christopher Vogler, lo schema del “Viaggio dell’eroe” viene utilizzato come base per definire la trama delle storie da scrittori e registi.
La sua efficacia è da riconoscersi principalmente come percorso di crescita personale, di ricerca e scoperta di chi si è veramente, poiché conduce, attraverso la conoscenza delle energie-archetipi che ci abitano, menzionate Jung, alla libertà e all’autenticità.

È quindi fondamentalmente un viaggio interiore verso profondità in cui scandagliare emozioni e sentimenti, relazioni e azioni… Profondità da cui emergono anche le oscure resistenze definite da Jung “Ombra”, che si palesano non tanto per far soccombere l’Anima-Eroe, ma perché essa possa vincerle, portando alla luce risorse innate, capacità e talenti che verranno poi messi a disposizione del mondo e dell’umanità.

L’Eroe va ad incarnare così il simbolo dell’immagine divina e salvifica che si cela in ogni essere umano e che aspetta solo di essere trovata e riportata alla vita.

Il Viaggio dell’Eroe è suddiviso in tre stadi che rappresentano gli stadi principali della vita: l’Infanzia – Preparativi al Viaggio,  la Maturità – Il Viaggio e infine la Vecchiaia – Il Ritorno a casa, ciascuno con i relativi passaggi cruciali di nascita-morte, adolescenza-maturità, infanzia-vecchiaia.
Praticamente il percorso permette di diventare consapevoli di ogni aspetto, grazie al supporto e l’attivazione di precisi archetipi, che come abbiamo visto sono 12, rispettivamente 4 per ogni fase-passaggio, e sono:
l’Innocente, l’Orfano, Il Guerriero, l’Amante, l’Angelo Custode, il Cercatore, il Creatore, il Distruttore, il Mago, il Sovrano, il Saggio e il Folle.

Tutti questi personaggi-archetipi li ritroviamo nei miti, nelle leggende, nei sogni e sono tutti potenzialmente dentro di noi, ma durante il lavoro del percorso si scopre di avere una particolare relazione solo con due o tre di essi, che risultano quelli maggiormente dominanti nella propria vita.

La meraviglia del Viaggio dell’eroe è che si impara a riconoscere e a trovare l’armonia tra i vari archetipi, poiché l’obiettivo è condurre il ricercatore al “Nosce te ipsum”, a trovare il tesoro, ovvero a conoscere la ricchezza del proprio vero Sé.
Un cammino davvero affascinante nel quale potrò condurre chi deciderà di diventare l’eroe o l’eroina della propria storia.

Nei prossimi articoli tratterò più approfonditamente i tre stadi e il loro significato, nonché la funzione energetica di ogni singolo archetipo.

Buon inizio del Viaggio!

Rosy Siani

Sono Rosy Siani, da qualche anno counselor media-comunicativo. Posseggo una laurea in Lingue ed attualmente sono insegnante d’infanzia. Ho messo a punto una metodologia per condurre consulenza, sia personale che di gruppo, con l’intento di aiutare più persone possibile e facilitare il percorso di consapevolezza-trasformazione interiore, utilizzando la creatività.

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Rosy Siani

Sono Rosy Siani, da qualche anno counselor media-comunicativo. Posseggo una laurea in Lingue ed attualmente sono insegnante d’infanzia. Ho messo a punto una metodologia per condurre consulenza, sia personale che di gruppo, con l’intento di aiutare più persone possibile e facilitare il percorso di consapevolezza-trasformazione interiore, utilizzando la creatività.

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