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La leggerezza: un po' di sole nel cuore

La pratica della Mindfulness consiste in un processo di maggior consapevolezza, di attenzione al momento presente e di accettazione del qui ed ora fondato sul potere del respiro.

Vivere momento per momento è il titolo del libro di Jon Kabat Zinn,  medico statunitense considerato uno dei precursori dello sviluppo del concetto di “mindfulness”.

L’obiettivo di questa pratica è l’eliminazione, o quantomeno la riduzione, della sofferenza inutile, permettendo di passare da uno stato di disequilibrio a una maggiore percezione soggettiva di benessere. La consapevolezza è una abilità che si può sviluppare come ogni altra abilità, rafforzandosi con la pratica. Certo non consiste nel costringere la mente a non vagare, cosa di per sè quasi impossibile, piuttosto nell’accorgersi dei pensieri vaganti e, il più delicatamente possibile, riportare la propria attenzione a ciò che è più rilevante per sé in quel momento, allo scorrere della tua vita nel qui ed ora.

La mindfulness deriva i suoi insegnamenti dalla tradizione buddhista “vipassana”, è stata oggetto di approfonditi studi clinici ed ormai è stata sdoganata dalla scienza, tanto da essere entrata nei protocolli degli ospedali ed essere introdotta come parte del curriculum scolastico con ottimi risultati.
Negli anni 60’anche la psicologia clinica ha documentato l’efficacia della pratica della mindfulness in contesti stressanti e di sofferenza tanto da utilizzarla come strumento terapeutico. Jon Kabat Zinn ha fondato la clinica per la riduzione dello stress dell’università del Massachusetts e ha messo a punto un protocollo MBSR  (mindfulness based stress reduction) con una dimensione gruppale e personale di esercizi di meditazione che si sviluppano in 8 settimane attraverso un apprendimento esperienziale.

Due anni fa ho frequentato un corso e ho ottenuto la certificazione di operatore mindfulness MBSR. La mindfulness, la filosofia di intendere la vita sottesa a questa disciplina, mi ha folgorato. Tanto sono semplici e essenziali i suoi concetti, tanto sono efficaci gli effetti della sua pratica! Il mio approccio alla mindfulness è partito da una curiosità e per un utilizzo nella mia personale quotidianità, ma, mentre la praticavo e  approfondivo i suoi insegnamenti, ho intuito la sua applicabilità nel counseling.

Molti principi del counseling si trovano nella stessa Mindfulness, dal non giudizio all’approccio al qui ed ora, dall’accettazione del momento presente al lasciare andare il superfluo…

Nei colloqui individuali  come nei gruppi, proporre degli esercizi di mindfulness all’inizio delle sedute permette di sgombrare la mente e calmare il cuore per canalizzare l’energia sul lavoro di chiarezza del vissuto che vorresti considerare. Oppure, praticare la meditazione al termine di un colloquio di counseling, aiuta la persona a stemperare la fatica e , magari, a considerare la sofferenza provata nel ripercorrere episodi difficili della propria vita con gentilezza e compassione. Riguardo a ciò, Martin Seligman, uno dei fondatori della psicologia positiva, dagli studi sulle differenze, dal punto di vista della salute, fra persone descritte come ottimiste o pessimiste, ha tratto che non sono gli eventi stressanti che ci accadono in se stessi ad aumentare il rischio di malattia o comunque di sofferenza, quanto il modo in cui li interpretiamo. L’attenzione al respiro, fondamento della mindfulness e   ponte fra corpo e mente, e  l’espansione della consapevolezza, sono strumenti efficaci  di focalizzazione degli obiettivi da raggiungere e facilmente applicabili nel counseling.

Personalmente, mi sono trovata a consigliare la pratica informale della mindfulness, e cioè il rivolgere intenzionalmente l’attenzione agli atti quotidiani, anche solo per apprezzare maggiormente  ciò che si compie, dal mangiare e gustare i sapori, al camminare e imparare a osservare quello che sentiamo nel corpo e quello che incontriamo sulla via. L’ approccio mindful  permette di sciogliere gli automatismi che limitano il nostro essere “presenti” e “connessi” allo scorrere della vita  e apporta benessere e aumenta la capacità percettiva.

Con questa riflessione ho solo accennato ai principi della mindfulness e al suo potenziale utilizzo, mi riservo prossimamente di approfondire con altri articoli.

 

Maria Evelina Grimaldelli

Nata a Crema il 14/10/66, Laurea in giurisprudenza conseguita presso la Statale di Milano, Master in pratica forense presso La Statale di Milano, Dal 2005 al 2010 insegnante di diritto e economia alla scuola superiore, varie esperienze come coordinatrice di centri estivi, per due anni coordinatrice di una struttura di accoglienza donne maltrattate, diploma in counselling presso la scuola Sintema di Bergamo, certificato di frequenza del corso annuale di Gestione dei gruppi, diploma operatrice mindfulness protocollo MSBR..

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Maria Evelina Grimaldelli

Nata a Crema il 14/10/66, Laurea in giurisprudenza conseguita presso la Statale di Milano, Master in pratica forense presso La Statale di Milano, Dal 2005 al 2010 insegnante di diritto e economia alla scuola superiore, varie esperienze come coordinatrice di centri estivi, per due anni coordinatrice di una struttura di accoglienza donne maltrattate, diploma in counselling presso la scuola Sintema di Bergamo, certificato di frequenza del corso annuale di Gestione dei gruppi, diploma operatrice mindfulness protocollo MSBR..

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