
Quando si parla di libertà, solitamente il primo pensiero vola all’accezione positiva di questo status. La libertà è come l’aria, non ci rendiamo conto della sua importanza finché non ce la tolgono.
La libertà è un diritto, non un permesso che ci viene concesso dall’esterno, ma la difficoltà, spesso, sta nel concedercela a partire da noi stessi.
Quando parlo di libertà, la intendo nel suo senso più ampio: quella di pensiero, di movimento (come per filosofo Hobbes), senza dimenticare quella emozionale… anche se spesso può coincidere con il concetto di “tempo libero”, ma in questo caso il senso è decisamente più circoscritto.
Per gli Stoici, per Eraclito e per Aristotele, la libertà è concepita come “l’accettazione del proprio destino e come obbedienza al principio dell’equilibrio e dell’armonia universale”. Libertà, dunque, viene intesa come fato.
Spinosa crede che non esista nessuna libertà per l’uomo: per lui si tratta di “coscienza delle proprie passioni” e aggiunge che, per essere davvero liberi, si dovrebbe prendere atto di questa propria limitazione e accettare la legge della Natura.
Gli Illuministi sono convinti che l’uomo sia nato libero ma ovunque sia in catene, mentre Kant spiega che, anche se l’uomo si sente moralmente responsabile delle sue azioni, la libertà non esiste poiché ogni atto è naturalisticamente condizionato. “L’uomo obbedisce ad una legge che esso stesso liberamente si è dato”. Questa visione è simile a quella di Schopenhauer, il quale afferma che “il mondo è una mia rappresentazione”:
L’accezione della libertà non è, dunque, sempre da leggersi come positiva. Sartre ne parla come del segno dell’assurdità della vita dell’uomo “condannato” ad essere libero. La libertà richiede disciplina, responsabilità (come spiega George Bernard Shaw), coraggio e capacità di gestire al meglio il proprio tempo a disposizione.
È qui il nodo critico, il rovescio della medaglia. Quanto la libertà ci rende felici e quanto diventa un peso carico di responsabilità?
“Tutti parlano della libertà ma nessuno ha il coraggio di essere davvero libero, perché quando si è davvero liberi si è soli. E solamente se si ha il coraggio di essere soli si può essere liberi”. (Osho)
“L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischio”. (“Fuga dalla libertà”, Erich Fromm)
Insomma, i grandi pensatori, nei secoli, affrontano questo concetto da moltissimi punti di vista differenti ma non c’è una formula magica per approcciarsi nel modo migliore alla libertà, perché non esiste un “migliore” in senso assoluto.
Tutto è relativo e soggettivo, e l’ideale è riuscire ad individuare qual è il proprio pensiero sulla libertà e metterlo in pratica con fiducia.
In questo periodo storico decisamente sui generis, poter attivare i meccanismi della libertà è più complicato. Risulta necessario, però, trovare qualche escamotage per non sopperire alle nuove regole che la vita ci impone.
Innanzi tutto l’aspetto principale è quello di comprendere, ognuno nel proprio profondo con l’aiuto di un sincero dialogo interiore, che cosa fa sentire davvero liberi, e puntare le proprie energie su questo aspetto. Ad esempio, a me piace molto leggere: ho libri da leggere in arretrato nella libreria e potrei non comprarne più per mesi… In questo periodo, a differenza della “normalità” che vivevamo prima della pandemia Covid, ho decisamente più tempo libero, quindi mi posso dedicare maggiormente a questa mia grande passione. La libertà, quindi, può essere intesa anche come “tempo libero”…
Quella che viene percepita come una restrizione della libertà personale può diventare per ognuno di noi una risorsa capace di farci mettere in pratica quello che abbiamo rimandato per mesi se non per anni. Dedicarsi maggiormente a se stessi e alla propria crescita personale, oppure dare più attenzioni a chi ci sta accanto è in realtà un grande vantaggio per ognuno di noi. Questo è il momento giusto per mettere a fuoco quello che ci sta più a cuore e che ci permette di sentirci liberi davvero.
La libertà è un sentimento che ci portiamo dentro e che nulla di esterno può toglierci completamente. Anche se è bene ricordare che si tratta di una situazione momentanea, la libertà di movimento può venire meno, ma non certo quella mentale.
Giornalista e Counselor in formazione, sono una persona curiosa e amante dei viaggi nel mondo che ci circonda e in quello interiore. I miei studi umanistici e artistici mi hanno regalato la convinzione che l’arte in tutte le sue declinazioni possa essere una terapia efficace e un mezzo straordinario per la crescita personale, argomento a me caro da sempre.
Giornalista e Counselor in formazione, sono una persona curiosa e amante dei viaggi nel mondo che ci circonda e in quello interiore. I miei studi umanistici e artistici mi hanno regalato la convinzione che l’arte in tutte le sue declinazioni possa essere una terapia efficace e un mezzo straordinario per la crescita personale, argomento a me caro da sempre.