
Il sollievo rappresenta la liberazione da uno stato di sofferenza o di disagio fisico o morale.
Quando si parla di sollievo si parte dal presupposto che a monte ci sia stata una situazione o un fattore che generava ansia e affaticamento emotivo, per arrivare poi al tanto agognato “sospiro di sollievo“, che segnala una transizione emotiva, un passaggio da qualcosa di negativo a uno stato positivo.
Possiamo provare una sensazione di sollievo che interessa il nostro fisico, ad esempio nella digestione, nello sdraiarci sul divano o sul letto, nello stirarci, oppure che interessa la nostra mente e in questo caso si parla di sollievo da “pericolo scampato”, a prescindere dal fatto che questo fosse reale oppure solo ipotetico.
Talvolta si può provare sollievo anche quando si viene messi di fronte alla realtà anche non è quella desiderata: in questo caso il sollievo corrisponde alla consapevolezza, alla presa di coscienza, all’essere messi di fronte alla realtà, che non ha nulla a che vedere con la sensazione di sospensione che si prova “quando non si sa” e si è in attesa in balia dell’ansia e dei pensieri…
“La cosa peggiore che poteva accadere era finalmente accaduta. E c’era una specie di sollievo in questo”. (John Green)
Sospirare di sollievo provoca un ripristino dello stato emotivo e fisiologico. I sospiri regolano lo stress e le emozioni negative, il che rappresenta un meccanismo di adattamento per i frustrati, gli stressati e gli ansiosi.
Quando si chiede alle persone di pensare a scenari in cui hanno sperimentato l’emozione del sollievo, circa la metà ha pensato a scenari di quasi-mancato e l’altra metà ha pensato a scenari di completamento di un compito.
Le difficoltà della quotidianità, i ritmi della vita, le preoccupazioni e le aspettative che altri riversano su di noi o che riversiamo su noi stessi finiscono con il gravare sul nostro spirito, sul nostro umore e sul nostro morale.
In questi casi e in molti altri il nostro istinto di sopravvivenza primordiale si pone consciamente o inconsciamente come obiettivo primario quello di raggiungere uno stato di serenità, scaricare la tensione che si è accumulata dentro di noi e di rilassarci completamente.
I pensieri anticipatori e le ipotesi finiscono per confonderci e appesantire la mente.
La vita è piena di cambiamenti e di cicli, tutto si modifica dentro e fuori da noi e questo ci provoca paura, anzi talvolta abbiamo addirittura paura di avere paura e di soffrire… dobbiamo invece tenere presente che è necessario vivere la sofferenza perché fa parte del cambiamento e del processo che porterà al sollievo finale.
È stato scoperto che anche i topi sospirano di sollievo! Poiché i ratti sono animali sociali, i ricercatori hanno ipotizzato che forse il sospiro di sollievo funge da segnale sociale per altri ratti, ma non se ne può avere la certezza.
“Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano”. (Hermann Hesse)
Imparando a vivere nel “QUI e ORA” si può anche imparare ad accettare la sofferenza, abbracciarla, comprenderla e superarla a scapito della meravigliosa sensazione provocata dal sollievo.
È inevitabile e importante, quindi, cercare svago e piacere oppure lasciarsi andare ad un pianto liberatorio, catartico e purificatore, alla ricerca di una maggiore e salvifica leggerezza, di cui tutti abbiamo bisogno e che aiuta a vivere meglio.
“Prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”. (Italo Calvino)
Giornalista e Counselor in formazione, sono una persona curiosa e amante dei viaggi nel mondo che ci circonda e in quello interiore. I miei studi umanistici e artistici mi hanno regalato la convinzione che l’arte in tutte le sue declinazioni possa essere una terapia efficace e un mezzo straordinario per la crescita personale, argomento a me caro da sempre.
Giornalista e Counselor in formazione, sono una persona curiosa e amante dei viaggi nel mondo che ci circonda e in quello interiore. I miei studi umanistici e artistici mi hanno regalato la convinzione che l’arte in tutte le sue declinazioni possa essere una terapia efficace e un mezzo straordinario per la crescita personale, argomento a me caro da sempre.
Bell’articolo Carlotta! Mi piace molto la considerazioni che riporti di Hesse “Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano”.
Grazie! Anche a me piace molto quella citazione!
Ho di recente sperimentato cosa si prova quando ci vien tolto un peso dal cuore… Evviva il sollievo, evviva la levitá 💙
Evviva!!